Mal di schiena, cervicalgia e stress! Attenzione! Questo articolo può aiutarti a ridurli.
Eccoti! Lavoratrice incallita, età media tra i trenta e i cento anni ( eh! oggi in pensione si va tardi )! Dinamica, attiva, energica e sempre sul pezzo, fino al giorno in cui non irrompe lui nella tua vita: “il mal di schiena”
Cos’è il mal di schiena o dolore vertebrale?
Una patologia comune a tantissime persone, che a seconda dell’aria corporea interessata si classifica in :
- cervicalgia – dolore al rachide cervicale
- dorsalgia – dolore in area dorsale
- lombalgia – il dolore si localizza al rachide lombare
- lombosciatalgia – il dolore parte dalla regione lombosacrale e s’irradia alla faccia posteriore ed esterna, alla fascia laterale dell’arto inferiore e al piede
- lombocruralgia – il dolore interessa il rachide lombare ma si propaga ad inguine, ginocchio e lungo la faccia antero interna dell’arto inferiore
dove algia sta per : dolore localizzato.
Attenzione! Anche se fastidioso e a volte invalidante, il dolore, NON e’ il nemico da combattere! Se così fosse, questo post non avrebbe senso! Di rimedi per combattere i sintomi in un lampo ce ne sono a quintalate su tutti i banchi delle farmacie.
Dolore, pastiglietta. Sto meglio. Ritorna? Certo, ma la catena di azioni da seguire è brevissima: dolore, pastiglietta, sto meglio!
Ritorna.
All’infinito.
Perchè se qualcuno ti prende un dito a martellate, ma tu intervieni sul dolore continuando però a mettere il tuo povero dito a disposizione del carnefice, stai tranquilla che l’aguzzino continuerà a picchiar giù forte, il dito sarà sempre più conciato e di come starà il tuo fegato, a furia di nutrirlo a pilloline, ne parleremo un’altra volta, ma ti garantisco che ( o prima o poi ) troppi farmaci LO INTOSSICANO ;).
Il mal di schiena è il sintomo non la causa! Un nuovo punto di vista sul dolore.
Immagina di essere una bellissima principessa. Passeggi in un campo fiorito, il sole ti illumina, l’aria profuma di primavera. All’improvviso un’ombra gigantesca ti sovrasta.
Il Drago.
Non manca mai in questo genere di racconti ;)…
Il Drago ti ha notata e attratto dalla tua bellezza ti rapisce e ti rinchiude nella sua torre segreta.
Tu sei felice di essere imprigionata? Se sei sana di mente, direi che posso rispondere io per te: COL CAVOLO CHE SONO FELICE!
Cercherai in tutti i modi di trovare una via di uscita, ma non trovandola ti rimarrà una sola cosa da fare: U.R.L.A.R.E.! Cercare aiuto, attirare l’attenzione.
Il Drago, che si è innamorato di te, invece che liberarti ti obbliga a sorseggiare la pozione della strega e tu non urli più perchè ti addormenti.
Al mattino ti svegli e di nuovo cerchi di sfuggire da questa prigione. Urli. Pozione. Ti addormenti. Ti risvegli. Urli, pozione, ti addormenti, ti risvegli.
All’infinito.
E poi?
Poi un giorno una fata appare al Drago mentre veglia su di te, fanciulla, ormai costretta a dormire giorno e notte e gli chiede : “perchè lo fai?”
“La amo – risponde – e non voglio più sentirla urlare, perchè ci sto male. Per questo appena si affacciano le sue grida, la pozione le soffoca e lei può riposare in pace.”
“Non credi che a lei manchi la libertà? Se la ami devi lasciarla andare. Non è nata per passare i suoi giorni su un letto. E’ nata per vivere la sua vita.”
Il Drago capisce. Ti carica sul suo dorso e lievemente ti riaccompagna nei campi assolati e freschi da cui ti prelevò.
Al tuo risveglio, di nuovo il cielo ti avvolge e il tuo futuro prende forma tra le nuvole.
Ha senso – ora – urlare supplicando aiuto? No. Sei troppo intenta a godere della tua pace.
Il Drago vola via e porta con se la pozione stregata.
Non serve più.
Non sarebbe mai servita perchè, lo hai sempre saputo, dormire non era comunque la chiave per sfuggire alla prigionia!
Fine della storiella. Che – come sempre accade – nasconde una morale.
Piaciuta?
Vediamo i titoli di coda, adesso!
SCENEGGIATURA Shamsa
PRINCIPESSA Tu
DRAGO Causa
PRIGIONIA Effetto
POZIONE Pillolina
CAMPO FIORITO Muscoli sani, ossigenati, vitali
TORRE Muscoli contratti, costipati, chiusi su se stessi
FATA Io, attraverso questo post 😉
URLA D.o.l.o.r.e., l’unico modo che avevi per alimentare la speranza di farti ascoltare e sopravvivere
Chi è il Drago? Altro o i tuoi muscoli?
In questo caso, se parlassimo di muscoli, qualcosa ( Contrattura? Disidratazione? Cattiva alimentazione? Stile di vita? Stress? ) li ha sottratti alla loro libertà di movimento obbligandoli a vivere in una situazione di perenne inerzia. Certo! Perchè una volta che hanno perso la propria elasticità, i muscoli dolgono ed urlano, hanno male! Per non parlare delle articolazioni che essi incastrano in questa assurda plasticità. E tu, che ora per seguirmi nel ragionamento diventi il Drago, e non ami convivere con questa turbolenza e agitazione, invece che fare di tutto per ripristinare l’ambiente accogliente nel tuo corpo, ti bombi di pozioni o pastigliette, che, alla fine dobbiamo ammetterlo, fanno egregiamente il loro mestiere, ma a quale prezzo?
Tu sei nata per muoverti, carburare, respirare. Vivere.
E invece ingabbi parti del tuo corpo nella torre. Ammutolendole e lentamente spegnendole.
Ma se siamo nati con SETTECENTOCINQUANTADUE muscoli, ci sarà una ragione!! Accettiamo ovviamente le condizioni su cui non si può intervenire, come incidenti, operazioni chirurgiche serie e mutilanti, invalidità, malattie gravi.
Ma, dico MA, per banali CONTRATTURE che hanno già l’identikit del colpevole diramato in ogni angolo del mondo, possibile che ci si arrenda all’idea di conviverci, smettendo di vedere la luce del sole, per abituarsi al buio di una torre e ai bei sogni?
Il DOLORE è il meccanismo di difesa dell’organismo, il suo segnale di allarme. il Dolore ti dice che sei SANA di mente perchè hai ancora voglia di cercare soluzioni e tornare alla tua vita!
Hai mal di schiena, ma cerchiamo di capire meglio come agisce il dolore!
Ti scotti il famoso dito.
Si avvia una sequenza afferente, o sensitiva, che desta il recettore dolorifico il quale porta il segnale algido al midollo spinale che, attraverso la via spino anteriore, lo trasmette all’encefalo.
Da qui partono una serie di messaggi e impulsi per via efferente, o motoria, che obbligheranno i tuoi muscoli ad allontanarsi immediatamente dalla causa.
Pensa se tutto questo magnifico scambio di informazioni cessasse di esistere! Ti consumeresti il dito tra le fiamme senza nemmeno accorgetene.
Meglio un dito in meno o meglio sentire dolore per intervenire sulla causa?
Mal di schiena. Le cause più comuni.
- tensioni muscolari
- tensioni muscolari
- tensioni muscolari
- tutto il resto ( malattie degenerative, neoplasie, deformazioni, mutilazioni ecc. )
Analizziamo i primi tre punti che “sembrano” avere un’origine comune :D.
Parliamo di tensioni muscolari? Parliamone!
Cause frequenti:
- disidratazione
- costante intossicazione alimentare o uso di troppi farmaci
- stress
- posture scorrette
- cattiva respirazione
- ormonale
- viscerale
- aumento ponderale
- meccanica
- genetica
- traumi
Effetti:
Ognuna delle cause elencate può creare delle tensioni muscolari che a loro volta si traducono in compressioni articolari e scompensi posturali. Possono così tramutarsi in protusioni, ernie, artrosi, problematiche cartilaginee e via dicendo che sono all’origine dei dolori.
I punti 3,4,5 sono quelli che riguardano più da vicino il tema di questo post.
Quando ti dicono : “hai mal di schiena? Vai in palestra!”
Sei sempre di corsa e divisa tra lavoro, famiglia, impegni vari. La faresti volentieri un po’ di attività fisica, ma a te manca il tempo e, a volte, la voglia di uscire di casa. Anche perché ci rientri solo a fine giornata e l’idea di rimetterti in macchina, proprio non ti va giù.
Non ti senti in forma già da un po’. Sei più affaticata, indolenzita . Hai come la sensazione di avere un corpo rigido e invecchiato ed hai notato un po’ di cellulite sugli arti inferiori, la pancia gonfia, difficoltà digestive. Non hai ancora sviluppato vere e proprie disfunzioni, ma cominci coi primissimi mal di schiena.
Certo! Sono ancora sopportabili e vanno e vengono e per ora non avverti l’urgenza di intervenire.
Sei stanca e di prendere nuovi ( e faticosi, supponi ) impegni, non se ne parla proprio! Così tagli corto nei tuoi dialoghi interiori, quando la coscienza comincia a dirti che è tempo di rallentare.
Che dirti, se non che ti capisco benissimo?
Assolutamente! Sono solidale con te e non ci penso nemmeno a farti la ramanzina!
Quello che è alienante e sbagliato è il frenetico stile di vita odierno, non tu che ti ci devi barcamenare tuo malgrado.
Però, se ti va, siediti un attimo che ci facciamo giusto due chiacchiere senza pretese.
RICORDATI DI RESPIRARE!
- E me lo dovevi dire tu? – potresti rispondermi.
- Ricordati di respirare BENE!
- Perché quanti modi esistono di respirare, scusami? –
- Tanti quante sono le facce che incontri sul pianeta. Tanti e diversi. Come le espressioni dei visi. Si respira felici, arrabbiati, annaspando, incuriosendosi. Si respirano inconsciamente emozioni e si espirano inconsciamente stati d’animo.
- Sì?
- Sì.
- E cosa c’entra con i miei doloretti alla schiena, se anche fosse vero?
- Più di quanto immagini. Molto di più.
IL DIAFRAMMA
Respirare è un’azione incondizionata. E da qui nasce il dramma. Non ce ne preoccupiamo. Disimpariamo o non impariamo affatto a prestarvi attenzione e quando arriva il momento di pensarci non siamo assolutamente in grado di gestire e migliorare la qualità del respiro.
Ma è qui la chiave di tutto: gli squilibri respiratori accompagnano frequentemente gli squilibri posturali alla radice del mal di schiena o altri fastidi.
Lo stress e la vita frenetica possono “lasciarci in eredità” una respirazione superficiale e tutto lo strascico di conseguenze che essa si trascina al seguito.
QUINDI?
Noi dovremmo, per ossigenarci adeguatamente e sentirci in forma, respirare col diaframma.
Ma cosa significa tutto questo?
Come funziona in pratica la respirazione?
L’inspirazione è regolata da due muscoli molto forti: scaleno e diaframma.
L’espirazione invece è controllata da muscoli più deboli, poiché essa avviene in modo spontaneo per elasticità. Se tutto fila liscio, muscoli e legamenti tornano in modo naturale in posizione, dopo aver subìto lo stiramento dato dall’inspirazione. Ma se c’è uno squilibrio e l’atto espiratorio è bloccato, allora si entra in una situazione conflittuale a livello muscolare.
L’ipertono, in caso di blocco dello stesso, del diaframma lo rende meno mobile ed ostacola quindi i naturali passaggi per la ventilazione.
Se protratta, questa condizione, può portare a problemi posturali, disfunzioni e problematiche più serie.
Cenni di anatomia
Il diaframma è una cupola che separa l’addome dal torace. E’ diviso in due porzioni: il centro frenico ( centrale tendineo ) ed una periferica muscolare che si inserisce su vertebre lombari, coste e sterno.
E’ diviso in due parti. Quella di destra che entra in relazione col fegato. Quella di sinistra con stomaco e milza.
Le cattive abitudini a carico di questo muscolo si ripercuotono sui suoi “vicini di casa” creando non pochi pasticci.
E chi sono questi sfortunati organi confinanti che possono sviluppare problematiche a causa sua? Un diaframma contratto può essere fonte di problemi a:
- apparato riproduttivo
- apparato urogenitale
- apparato digerente
Respirazione scorretta e possibili disfunzioni
- Rigidità muscolare
- Squilibri posturali
- Alterazione delle curve fisiologiche
- Tensione scapolare
- Disturbi agli organi toracici e addominali ( tachicardie, dolori vertebrali, reflusso, bruciori di stomaco, tensioni addominali )
- Psicosomatici ( attacchi di ansia o di panico )
- Cellulite ( il diaframma si trova al centro del corpo dove passano lo scorrimento venoso, arterioso e linfatico. Se contratto ostacola il buon funzionamento di questo scambio e crea problemi circolatori )
- Problematiche all’apparato riproduttivo
- Problematiche all’apparato urinario
- Pancetta gonfia nonostante si pratichi attività fisica regolare e si mangi sano
Cause di una cattiva respirazione diaframmatica
Spesso è proprio lo stress a creare un blocco diaframmatico, perché quando viviamo momenti di particolare tensione somatizziamo proprio in questa area. Si entra però in un circolo vizioso. L’ipertono rende difficoltosa e dolorosa, a volte, la respirazione e quindi tutto questo va a peggiorare il nostro stato emotivo portando a sentirci in situazioni di pericolo e creando, conseguentemente, ulteriori contrazioni e difficoltà ad ossigenarsi.
Soluzioni per il mal di schiena di origine diaframmatica
Ed eccoci al momento “BUONE NOTIZIE PER TE!
Con la ginnastica diaframmatica ti basteranno 10/15 minuti al giorno, comodamente a casa tua, per fare il primo passo verso la buona forma fisica, senza mal di schiena ed avendo un corpo nuovo!
Niente palestra, macchine e sudate!
Tu devi prima di tutto imparare a:
- Rilassarti
- Ascoltarti
- Concentrarti
E poi ci addentreremo insieme nel bellissimo mondo del movimento consapevole.
Ora no!
Ora è tempo solo per te.
Tempo di respiri.
I benefici saranno tangibili sin dalle prime sedute. L’importante è che tu esegua gli esercizi in ambienti tranquilli ed isolati. Rimani connessa. Sii presente a te stessa. La mente divaga. Riportala nel qui ed ora. Devi sentire la tua pancia. Le sensazioni che emergono. Devi esserci.
E allora ti garantisco che tutto andrà bene.
ESERCIZI PRATICI DI EDUCAZIONE RESPIRATORIA CONTRO IL MAL DI SCHIENA
Fai questi movimenti con estrema calma ed osserva cosa accade interiormente.
Non importa se non riuscirai da subito a completare le sequenze o ad eseguirle correttamente.
Allenati con costanza.
Noterai presto i benefici di questa semplice, ma efficacissima pratica.
Se sei gestante, prima e dopo la tua sessione di danza del ventre ( ne ho parlato quì), dedicati del tempo per questi esercizi.
Dal 4° mese in poi ti sconsiglio la posizione supina. Siediti comodamente su una sedia con le gambe ben distanziate e la colonna allungata ed esegui le stesse routine.
RESPIRAZIONE LATERALE (Comunemente usata nel pilates , viene così definita per via dell’intento di spostare lateralmente e indietro ( invece che verso l’alto ) le coste durante l’atto inspiratorio)
- Supina
- Ginocchia piegate e piante dei piedi a terra
- Braccia in fuori
- Con nuca, braccia, spalle, schiena, glutei, piedi, cerca di sentire il maggior numero di contatti con il suolo
- Osserva il tuo respiro
- Porta le mani sul torace all’altezza delle coste più basse
- Dito medio destro e sinistro a contatto
- Inspirando porta l’aria fino alle dita e immagina di spostarla lateralmente ( ora la schiena si espande e le dita si separano )
- Espirando, rilassa la cassa toracica e lascia che le dita tornino a contatto
- Esegui tra le 6 e le 10 respirazioni
- RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA
- Dalla posizione base
- Appoggia le mani sull’addome
- Inspirando ( ma non forzando ) immagina di gonfiare il ventre come un palloncino
- Noterai le mani sollevarsi
- Espirando ( l’aria esce dalla bocca ), contrai la pancia fino a quando non hai sgonfiato il palloncino
- Esegui tra le 6 e le 10 respirazioni
- RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA CON MOBILIZZAZIONE DEL TRATTO LOMBARE
- Dalla posizione base
- Appoggia le mani sull’addome
- Inspirando ( ma non forzando ) immagina di gonfiare il ventre come un palloncino.
- Contestualmente libera il bacino da ogni tensione. Gonfiando l’addome ti troverai in una blanda antiversione e la schiena avrà perso gli appoggi iniziali
- Come prima noterai le mani sollevarsi
- Espirando ( l’aria esce dalla bocca ), contrai la pancia fino a quando non hai sgonfiato il palloncino
- Contemporaneamente lascia che il bacino vada in leggera retroversione. Ora ti sentirai più “ spalmata” al suolo.
- Esegui tra le 6 e le 10 respirazioni
Io non ti prometto che allenterai gran parte dello stress e molte tensioni con così poco.
Io ne sono certa! 🙂
Dove non arriva solo la ginnastica, ti aiuteranno uno stile di vita sano, l’idratazione e, soprattutto, la tua forma mentale propositiva e disposta al cambiamento.
Qui di seguito una guida veloce per imparare a respirare e rilassarsi. Segui le indicazioni del video e prova in meno di dieci minuti a capire la tecnica corretta per ossigenarti e tornare a stare bene!
Se non hai una fitball, esegui questi esercizi in piedi con le gambe leggermente flesse e aperte alla massima ampiezza delle anche.
😉 Buona rinascita,
Shamsa
Paolo
A parer mio i concetti sono giusti ma l’ immagini dell’ inspirazione e dell’ espirazione sono errate..il diaframma si abbassa durante l’ inspirazione e non viceversa.
Un saluto.
Shamsa
Ciao Paolo!!!
Grazie mille!
Quando ho acquistato e pubblicato l’immagine non mi sono accorta dell’errore ( che confermo )!
Provvederò a toglierla e sostituirla!
Grazie ancora!! 🙂